
A settembre 2020, dopo oltre vent’anni dall’ottenimento della prima certificazione di gestione forestale sostenibile FSC®, la Comunità ha compiuto un ulteriore passo avanti nel settore della certificazione ambientale: la verifica e la quantificazione degli impatti della gestione forestale.
La nuova verifica degli impatti positivi della gestione forestale responsabile su fattori come sequestro della CO2, conservazione della biodiversità e della qualità dell’acqua e servizi turistico-ricreativi, condotta sugli oltre 20.000 ettari gestiti dalla Comunità attraverso la procedura FSC, è la quinta in ordine di tempo nel nostro Paese.
La Magnifica Comunità di Fiemme nasce nel 1111 ed ha sede, dal 1850, nel meraviglioso palazzo rinascimentale che si trova nel centro del paese di Cavalese (TN), che, oltre ad esserne ancora oggi sede ufficiale, ospita un’importante pinacoteca ed un archivio di manoscritti, statuti e scritture che conservano l’antica storia della Valle. Se siete a Cavalese una visita al suo interno è praticamente d’obbligo.
Ente pubblico di antiche origini, la Magnifica tutela la gente di Fiemme e ne valorizza il patrimonio ambientale e culturale da quasi un millennio. Amministra infatti tutt’oggi un ampio territorio di 20.500 ettari, costituito da foreste, montagne e pascoli situati tra i comuni di Moena, Predazzo, Ziano, Panchià, Tesero, Cavalese, Varena, Daiano, Carano, Castello-Molina e Trodena.
Più della metà di questi terreni è composta da aree boschive, che la Comunità gestisce programmando tagli di legname, rimboschimenti e curando la viabilità forestale.
A riconferma di questo impegno secolare, nel 1997 la Magnifica Comunità di Fiemme ha deciso, prima realtà in Italia e di tutto l’arco alpino, di dare garanzia di queste pratiche attraverso l’adesione agli standard di gestione forestale FSC; ciò ha permesso inoltre un maggior riconoscimento a livello nazionale e internazionale dell’origine sostenibile dei prodotti forestali, tra cui i segati e il tavolame di abete rosso e bianco, di larice, di pino silvestre e cembro.
Il 4 settembre 2020, dopo quasi due anni dalla tempesta Vaia, durante una conferenza stampa, è stato presentato il nuovo traguardo di questo percorso di sostenibilità: la verifica e la quantificazione degli impatti della gestione forestale su aspetti come stock di carbonio (1.923.368 tonnellate di CO2 sequestrate ogni anno), salvaguardia della biodiversità presente e conservazione della qualità dell’acqua (i rimboschimenti effettuati negli ultimi 20 anni ammontano ad oltre 400 ettari), nonché le ricadute positive sui servizi turistici e ricreativi offerti al territorio.
Al progetto hanno partecipato, oltra a CSI, lo studio Gallozzi ed Etifor s.r.l.