Il concetto di sostenibilità ha assunto negli ultimi anni un ruolo fondamentale in differenti ambiti e la biodegradabilità è uno dei requisiti più comunemente associati e sicuramente ad essa contribuisce.
La biodegradazione consiste nella trasformazione di un composto organico, realizzata attraverso reazioni provocate da microorganismi. Tale processo è fondamentale per la purificazione dell’ambiente: i microrganismi eliminano infatti dalla terra e dall'acqua sostanze altrimenti inquinanti.
Non tutto possiede lo stesso grado di biodegradabilità: le sostanze di origine naturale, in genere, si decompongono completamente; mentre quelle di origine sintetica (materie plastiche, gomma, ecc…) possono resistere all’attacco dei microrganismi anche per decine di anni o secoli.
CSI ha ottenuto l’accreditamento Accredia dei test necessari per la verifica della compatibilità di un imballaggio al processo di compostaggio secondo la norma UNI EN 13432 "Requisiti per imballaggi recuperabili mediante compostaggio e biodegradazione - Schema di prova e criteri di valutazione per l'accettazione finale degli imballaggi":
La norma UNI EN 13432 specifica i requisiti e i valori soglia, che il materiale deve avere per essere definito compostabile.
La norma indica anche i test necessari per la verifica della conformità dell’imballaggio: contenuto di metalli pesanti e sostanze pericolose, biodegradabilità, disintegrabilità in condizioni controllate, ecotossicità del compost ottenuto alla fine del processo di compostaggio.
Si effettuano anche i test per il rilevamento dei metalli pesanti in accordo con la Direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e rifiuti di imballaggi.
In ambito materiale plastico riciclato CSI è in grado di supportare le aziende per la messa a punto di challenge test in situ e successiva presentazione di dossier EFSA in accordo con le procedure descritte nella linea guida EFSA Journal 2011;9(7):2184.